Parla il portavoce del governo di Tripoli: "I libici vogliono votare, forze straniere alimentano il conflitto"

Mohamed Hamuda, durante una conferenza stampa a Roma, ha ribadito l'obiettivo di arrivare entro cinque anni a una produzione petrolifera di tre milioni di barili al giorno e chiede all'Italia di approfondire la cooperazione, anche nel settore delle energie rinnovabili.

“La popolazione libica vuole andare al voto il prima possibile ma il processo elettorale è frenato, oltre che dai conflitti interni, dalla presenza di Paesi stranieri che li alimentano per i loro interessi.”

“Il Governo di Unità Nazionale (Gnu) di Tripoli continua a lavorare per le elezioni.”

“Non siamo divisi fra Est e Ovest, la Libia è un unico popolo che con il tempo si è amalgamato insieme”, ha sottolineato Hamuda, “c’è un conflitto per il potere dovuto alla mancanza di istituzioni politiche solide e ci sono Paesi esterni che vogliono realizzare i loro interessi personali senza chiedere ai libici cosa vogliano. Tre milioni di persone hanno preso la tessera elettorale, i libici vogliono votare”.